Theodor Adorno, (pseudonimo di Theodor Wiesengrund (dal
nome della madre, di lontana origine italiana), filosofo, sociologo e compositore tedesco.
Nato a Francoforte sul Meno nel 1903 e morto a Visp, Svizzera, nel 1969.
Di famiglia israelita, laureatosi a ventun anni in filosofia con una tesi su Husserl, dopo
aver studiato composizione a Vienna con B. Sekles e A. Berg, fu redattore della rivista
musicale Anbruch dal 1928 al 1931. Nel 1931 divenne libero docente di filosofia e
sociologia a Francoforte; ma la persecuzione nazista lo costrinse ad esulare e a
trasferirsi in America, dove diresse la sezione musicale radiofonica della Princeton
Research Project e collaborò alle ricerche dell'American Jewish Committee. A Los Angeles,
durante gli anni di guerra, nacque la sua amicizia con Thomas Mann, che ebbe a riconoscere
in lui il suo "vero consigliere segreto" nell'elaborazione del Doctor Faustus.
Tornato in Germania dopo la fine della guerra, insegnò filosofia e sociologia a
Francoforte e vi diresse l'Istituto per le ricerche sociali.
Di formazione storicistico-marxista, ma non alieno da influssi di stampo esistenzialistico
e freudiano, è essenzialmente uno studioso della società e della condizione umana
contemporanee, in cui vede in atto i temi marxiani dell'alienazione e della reificazione,
e non solo nella società capitalistica, ma anche in quelle collettivistiche, poiché i
meccanismi stessi della produzione, oltre che la tecnicizzazione sempre crescente, sono di
per sé alienanti e disumanizzanti. La cultura che ne deriva è di necessità "di
massa", asservita, involgarita; l'artista può salvarsi solo rinunciando ad
alienarsi, ma a prezzo di astrazione e di solitudine (così come, in campo musicale,
Schönberg ha fatto, contrariamente a Stravinskij, assorbito totalmente dal gusto della
collettività). Pertanto, attraverso una metodologia critica fornitagli dal marxismo,
Adorno conduce un'analisi lucidissima e "negativa" della società, dietro la
quale trapela di tanto in tanto la nostalgia per certe forme borghesi e un ideale
aristocratico dell'artista. Opere principali: Dialettica dell'illuminismo (1947), Filosofia
della musica moderna(1949), Minima Moralia (1951), Tentativo su Wagner(1952),
Dissonanze (1956), G. Mahler (1960), Introduzione alla sociologia della
musica (1962), Momenti musicali (1964), Dialettica negativa (1966), Teoria
estetica (1970, postumo).
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Data ultima modifica venerdì 23 marzo 2001 19.45.02