Jean Anouilh, drammaturgo francese.
Nato a Bordeaux nel 1910 e morto a Losanna nel 1987.
Autore fecondo, dotato di grande padronanza tecnica, esordė nel 1932 con una commedia di
tono romantico (L'ermellino) e scrisse poi numerosissime commedie che egli stesso
definė di volta in volta commedie rosa, commedie nere, commedie brillanti e commedie
agghiaccianti, a seconda del tono che le improntava. Facile divulgatore delle inquietudini
e dei drammi del suo tempo, che il suo teatro echeggia edulcorandoli, Anouilh colse spesso
il successo del pubblico. Tra le sue opere pių significative e fortunate, Il
viaggiatore senza bagaglio (1937), Antigone (1944), L'invito al castello
(1947), Becket e il suo re (1959). Le opere successive, venate da un pessimismo
sempre pių acuto, non sono che virtuosistiche variazioni dei motivi di fondo della sua
produzione anteriore: L'Hurluberlu o il reazionario innamorato (1959), Il furto
organizzato (La foire d'empoigne, 1962), Caro Antoine (1969), I pesci rossi
(1970), Non svegliate la signora (1970), Eri cosė gentile quando eri piccolo
(1972, rifacimento grottesco della mitica tragedia degli Atridi), Il direttore
dell'Opera (1972), Concerto di dame (1985). Ha anche pubblicato una raccolta di
Fiabe (1962), un volume di note e memorie teatrali, Diario Pubblico (1974),
e collaborato al cinema come soggettista.
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Data ultima modifica sabato 31 marzo 2001 17.42.03