Leo Longanesi, giornalista, scrittore ed editore
italiano.
Nato a Bagnacavallo, Ravenna, nel 1905 e morto a Milano nel 1957.
Fondò nel 1926 il quindicinale L'Italiano facendosi brillante difensore di
Strapaese, nel 1937 il settimanale Omnibus,
e nel 1950 il periodico di politica, cultura e attualità Il Borghese. Scrittore
estroso, aiutato da una piacevole e mordente dote di disegnatore caricaturista, fu autore
di opere di brillante quanto pungente polemica sociale e letteraria. Fra i suoi meriti
ebbe anche quello di essere un precursore, nell'anteguerra, di un tipo di giornalismo a
rotocalco poi largamente imitato con grande fortuna, anche se con diverso approfondimento
sostanziale. Ricordiamo tra le sue prose: Vademecum del perfetto fascista (1926), Parliamo
dell'elefante (1947), Ci salveranno le vecchie zie? (1953). Nel 1942 ideò per
la casa editrice Rizzoli la collana Il Sofà delle Muse, che pubblicò e fece
conoscere numerosi scrittori, anche del passato ma dimenticati col tempo. Nel 1946 fondò
a Milano, con Giovanni Monti, una casa editrice arricchitasi presto di buoni nomi italiani
e stranieri (Giuseppe Berto, Ennio Flaiano, Mario Soldati, Bruce Marshall, Roger
Peyrefitte, Françoise Sagan). Fra le collane di successo La gaia scienza, Il
cammeo, Il meglio, I cento libri, I gialli proibiti. Staccatosi
nel 1956 dalla società editrice, continuò in proprio la stampa del Borghese.
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Data ultima modifica venerdì 05 luglio 2002 08.37.25