Guy De Maupassant, scrittore francese.
Nato nel castello di Miromesnil, Tourville-sur-Arques, Senna Marittima nel 1850 e morto a
Parigi nel 1893.
Trascorse l'infanzia in Normandia con la madre, che nel 1860 si separò dal marito, e con
il fratello Hervé. Studiò a Parigi, a Yvetot, poi a Rouen, dove fu seguito da Flaubert,
amico di famiglia; nel 1869 si iscrisse, a Parigi, alla facoltà di diritto. Chiamato alle
armi nel 1870, visse nei dintorni di Rouen i giorni dell'invasione prussiana, e nel 1871
rimase di stanza in Parigi assediata. Nel 1872 entrò come impiegato al ministero della
marina, per passare poi a quello della pubblica istruzione, dove rimase fino al 1880.
Sotto la guida di Flaubert cominciò a scrivere verso il 1873; frequentava le riunioni in
casa dei Goncourt e di Zola, facendosi notare per qualche racconto, qualche componimento
in versi, un paio di commedie. Nel 1880 pubblicò nelle Serate di Médan la novella
Boule-de-Suif, un piccolo capolavoro che gli decretò il successo immediato di
critica e di pubblico. Nei dieci anni che seguirono scrisse circa trecento racconti, sei
romanzi, qualche articolo di critica, isolandosi sempre di più dagli ambienti letterari,
e vivendo con una specie di furore, all'aria aperta quanto più possibile, in campagna,
sulle rive della Senna, remando e nuotando. I racconti, pubblicati dapprima su giornali e
riviste, venivano raccolti in volume, in genere nel corso dello stesso anno: La casa
Tellier (1881), La signorina Fifì (1882), Racconti della beccaccia
(1883), Le sorelle Rondoli (1884), Yvette, Racconti del giorno e della
notte, Tonio (1885), Le Horla(1887), L'inutile bellezza (1890).
Un certo numero di racconti inediti sono stati riesumati solo recentemente. I romanzi, a
cui Maupassant attribuiva una grande importanza, non reggono il confronto con le novelle: Una
vita (1883) e Bel-Ami(1885) sono però notevolissimi; seguirono Mont-Oriol
(1887), Pietro e Giovanni (1888), preceduto da uno studio sul romanzo, Forte
come la morte (1889), Il nostro cuore (1890). I viaggi in Corsica, in Algeria,
in Italia, a bordo del panfilo Bel-Ami, gli fornirono materiale per cronache e
racconti, riuniti nelle raccolte Al sole(1884), Sull'acqua (1888), Vita
errante (1890), impressioni di viaggio ma anche riflessioni molto lucide sulla vita e
sugli uomini. Dopo il 1890 i disturbi nervosi di cui soffriva da tempo non cessarono di
aggravarsi: in seguito a un tentativo di suicidio, il 1º gennaio 1892, fu ricoverato
nella clinica psichiatrica del dottor Blanche, dove morì l'anno dopo, a soli 43 anni. Fra
gli scrittori del "gruppo di Médan", Maupassant è quello meno dottrinario:
indifferente alle formulazioni teoriche e alle dichiarazioni di principio, fu fedele a una
concezione severa dell'arte, di netta derivazione flaubertiana. Le sue opere costituiscono
tuttavia esempi precisi del metodo naturalista: osservazione minuta, registrazione
"oggettiva", impassibilità dello scrittore. I racconti soprattutto, anche per
la loro brevità, sono autentiche tranches de vie, rapidi scorci di ambienti
diversissimi, ma, tutti insieme, quadro esauriente di un'epoca. I suoi temi favoriti sono
il dolce paesaggio normanno, e, in contrasto, la durezza, l'ottusità provinciale e
contadina, l'orrore della guerra; la famiglia borghese, il mondo degli impiegati, contro i
quali la sua vena satirica si sbizzarrisce particolarmente; le prostitute, considerate
spesso con simpatia; la morte infine e la follia, quasi presentimento del suo destino
tragico. Le sensazioni provocate dalla lettura dei suoi racconti sono prevalentemente
visive, pittoriche, fotografiche, sorprendentemente simili a quelle suscitate dai quadri
dei contemporanei pittori impressionisti. Per questo aspetto, e per la grande suggestione
che esercitò su di lui il pensiero di Schopenhauer, Maupassant appare profondamente
legato alla cultura ottocentesca. Come scrittore egli sembra aver realizzato pienamente la
sua idea dell'arte, e cioè un'aderenza totale della parola alla cosa vista a cui certo
contribuirono un'innata facilità ma anche un esercizio costante. La varietà dei suoi
racconti, la loro misura perfetta gli assicurarono un enorme successo presso i
contemporanei: essi restano tuttora un catalogo di casi, di situazioni, di personaggi
utile anche per comprendere tutta una società attraverso le sue abitudini e le sue
maniere.
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Data ultima modifica venerdì 23 marzo 2001 19.47.35