Gennaio 1998
Biografia Autore


Guy De Maupassant, scrittore francese.
Nato nel castello di Miromesnil, Tourville-sur-Arques, Senna Marittima nel 1850 e morto a Parigi nel 1893.
Trascorse l'infanzia in Normandia con la madre, che nel 1860 si separò dal marito, e con il fratello Hervé. Studiò a Parigi, a Yvetot, poi a Rouen, dove fu seguito da Flaubert, amico di famiglia; nel 1869 si iscrisse, a Parigi, alla facoltà di diritto. Chiamato alle armi nel 1870, visse nei dintorni di Rouen i giorni dell'invasione prussiana, e nel 1871 rimase di stanza in Parigi assediata. Nel 1872 entrò come impiegato al ministero della marina, per passare poi a quello della pubblica istruzione, dove rimase fino al 1880. Sotto la guida di Flaubert cominciò a scrivere verso il 1873; frequentava le riunioni in casa dei Goncourt e di Zola, facendosi notare per qualche racconto, qualche componimento in versi, un paio di commedie. Nel 1880 pubblicò nelle Serate di Médan la novella Boule-de-Suif, un piccolo capolavoro che gli decretò il successo immediato di critica e di pubblico. Nei dieci anni che seguirono scrisse circa trecento racconti, sei romanzi, qualche articolo di critica, isolandosi sempre di più dagli ambienti letterari, e vivendo con una specie di furore, all'aria aperta quanto più possibile, in campagna, sulle rive della Senna, remando e nuotando. I racconti, pubblicati dapprima su giornali e riviste, venivano raccolti in volume, in genere nel corso dello stesso anno: La casa Tellier (1881), La signorina Fifì (1882), Racconti della beccaccia (1883), Le sorelle Rondoli (1884), Yvette, Racconti del giorno e della notte, Tonio (1885), Le Horla(1887), L'inutile bellezza (1890). Un certo numero di racconti inediti sono stati riesumati solo recentemente. I romanzi, a cui Maupassant attribuiva una grande importanza, non reggono il confronto con le novelle: Una vita (1883) e Bel-Ami(1885) sono però notevolissimi; seguirono Mont-Oriol (1887), Pietro e Giovanni (1888), preceduto da uno studio sul romanzo, Forte come la morte (1889), Il nostro cuore (1890). I viaggi in Corsica, in Algeria, in Italia, a bordo del panfilo Bel-Ami, gli fornirono materiale per cronache e racconti, riuniti nelle raccolte Al sole(1884), Sull'acqua (1888), Vita errante (1890), impressioni di viaggio ma anche riflessioni molto lucide sulla vita e sugli uomini. Dopo il 1890 i disturbi nervosi di cui soffriva da tempo non cessarono di aggravarsi: in seguito a un tentativo di suicidio, il 1º gennaio 1892, fu ricoverato nella clinica psichiatrica del dottor Blanche, dove morì l'anno dopo, a soli 43 anni. Fra gli scrittori del "gruppo di Médan", Maupassant è quello meno dottrinario: indifferente alle formulazioni teoriche e alle dichiarazioni di principio, fu fedele a una concezione severa dell'arte, di netta derivazione flaubertiana. Le sue opere costituiscono tuttavia esempi precisi del metodo naturalista: osservazione minuta, registrazione "oggettiva", impassibilità dello scrittore. I racconti soprattutto, anche per la loro brevità, sono autentiche tranches de vie, rapidi scorci di ambienti diversissimi, ma, tutti insieme, quadro esauriente di un'epoca. I suoi temi favoriti sono il dolce paesaggio normanno, e, in contrasto, la durezza, l'ottusità provinciale e contadina, l'orrore della guerra; la famiglia borghese, il mondo degli impiegati, contro i quali la sua vena satirica si sbizzarrisce particolarmente; le prostitute, considerate spesso con simpatia; la morte infine e la follia, quasi presentimento del suo destino tragico. Le sensazioni provocate dalla lettura dei suoi racconti sono prevalentemente visive, pittoriche, fotografiche, sorprendentemente simili a quelle suscitate dai quadri dei contemporanei pittori impressionisti. Per questo aspetto, e per la grande suggestione che esercitò su di lui il pensiero di Schopenhauer, Maupassant appare profondamente legato alla cultura ottocentesca. Come scrittore egli sembra aver realizzato pienamente la sua idea dell'arte, e cioè un'aderenza totale della parola alla cosa vista a cui certo contribuirono un'innata facilità ma anche un esercizio costante. La varietà dei suoi racconti, la loro misura perfetta gli assicurarono un enorme successo presso i contemporanei: essi restano tuttora un catalogo di casi, di situazioni, di personaggi utile anche per comprendere tutta una società attraverso le sue abitudini e le sue maniere.



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Data ultima modifica venerdì 23 marzo 2001 19.47.35