Henri Frédéric Amiel,
scrittore svizzero di lingua francese.
Nato a Ginevra nel 1821 e morto, sempre a Ginevra, nel 1881.
Di famiglia protestante di origine francese, dopo aver viaggiato e aver vissuto per
qualche tempo a Berlino, tornò a Ginevra, dove, nel 1849, ottenne la cattedra di estetica
e nel 1853 quella di filosofia. Pubblicò: Del movimento letterario nella Svizzera
francese e del suo avvenire (1849), alcuni versi e pregevoli traduzioni di poesie
straniere. Delle sue opere vengono letti quasi soltanto i Frammenti di un giornale
intimo (pubblicati per la prima volta nel 1883), di cui Bernard Bouvier ha dato nel
1923 un'edizione che però comprende soltanto una parte dell'enorme manoscritto di 17.000
pagine, in cui sono raccolte le varie impressioni che l'autore annotava giorno per giorno.
Spirito attivo e curioso, Amiel nella vita fu sempre ostacolato da una timidezza morbosa e
da una profonda inquietudine a cui trovò rimedio ripiegando su se stesso e analizzando i
sentimenti propri e degli altri con acuta e sottile chiarezza, esprimendo una filosofia
della vita profonda e talvolta amara. Amiel è l'espressione di un "male del
secolo" più sincero e raffinato di quello dei romantici.
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Data ultima modifica venerdì 23 marzo 2001 19.49.24