Maggio 1999
Biografia Autore


Samuel Beckett, autore drammatico e romanziere irlandese.
Nato a Dublino nel 1906 e morto a Parigi nel 1989.
Per vari anni segretario e amico di James Joyce scrisse alcuni saggi su Proust, Dante e Vico. Dopo vari soggiorni all’estero, nel 1937 si stabilì definitivamente in Francia, a Parigi. Si dedicò alla creazione letteraria relativamente tardi, scrivendo in inglese e soprattutto in francese romanzi e drammi in cui espone una desolata concezione esistenziale dell'uomo e della vita. Dopo alcuni romanzi — Murphy (scritto originariamente in inglese, 1938), Molloy (1951), Malone muore (1951) e L'innominabile (1953) — ebbe fama universale dal dramma Aspettando Godot (1953) e nel teatro espresse efficacemente il proprio mondo poetico esasperando sempre più, in Finale di partita (1957), L'ultimo nastro di Krapp (1958) e Giorni felici (1963), il suo pessimismo iniziale. Portato all'estremo il rifiuto dei valori letterari tradizionali nell'opera narrativa Com'è (Comment c'est, 1961), Beckett proseguì nelle sue ricerche di forme espressive sempre più scarne ed essenziali, a testimonianza di un sentimento dell'esistenza fondamentalmente negativo e disperato, in cui la vita dell'uomo pare esaurirsi in un girare a vuoto di parole e di gesti, che nessuno coglie e a cui nessuno risponde. Di queste ricerche, sempre articolate in tutti i settori dello spettacolo, sono manifestazione esemplare il radiodramma Cascando (1964), l'originale televisivo Va e vieni (1966), il soggetto e la sceneggiatura del brevissimo Film (1965), interpretato da Buster Keaton per la regia di Alan Schneider, e pagine narrative come Immaginazione morte immaginate (1966). Per il teatro, dopo Giorni felici, il precisarsi dei temi beckettiani ha prodotto un drastico impoverimento degli elementi scenici e visivi: da Commedia(1963), confessione di tre persone rinchiuse in altrettanti otri, illuminati solo per la durata delle rispettive battute, il teatro di Beckett giunge ai pochi minuti di Non io (1972), in cui dall'unico elemento visibile in scena — due labbra — escono i brandelli di un allucinante ritratto umano. Fra le altre opere (come sempre pubblicate sia in francese sia in inglese) di Beckett, insignito nel 1969 del premio Nobel per la letteratura, ricordiamo Per finire ancora e altri fallimenti (1976), raccolta di testi brevissimi; Compagnia (1980), dove una voce parla, nel silenzio, per un ascoltatore; Un pezzo di monologo (1981); Improvviso dall'Ohio (1981); L'immagine (1988); Soprassalti (1989).



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Data ultima modifica venerdì 23 marzo 2001 19.49.27