Samuel Beckett, autore drammatico e
romanziere irlandese.
Nato a Dublino nel 1906 e morto a Parigi nel 1989.
Per vari anni segretario e amico di James Joyce scrisse alcuni saggi su Proust, Dante e
Vico. Dopo vari soggiorni allestero, nel 1937 si stabilì definitivamente in
Francia, a Parigi. Si dedicò alla creazione letteraria relativamente tardi, scrivendo in
inglese e soprattutto in francese romanzi e drammi in cui espone una desolata concezione
esistenziale dell'uomo e della vita. Dopo alcuni romanzi Murphy (scritto
originariamente in inglese, 1938), Molloy (1951), Malone muore (1951) e L'innominabile
(1953) ebbe fama universale dal dramma Aspettando Godot (1953) e nel teatro
espresse efficacemente il proprio mondo poetico esasperando sempre più, in Finale di
partita (1957), L'ultimo nastro di Krapp (1958) e Giorni felici (1963),
il suo pessimismo iniziale. Portato all'estremo il rifiuto dei valori letterari
tradizionali nell'opera narrativa Com'è (Comment c'est, 1961), Beckett
proseguì nelle sue ricerche di forme espressive sempre più scarne ed essenziali, a
testimonianza di un sentimento dell'esistenza fondamentalmente negativo e disperato, in
cui la vita dell'uomo pare esaurirsi in un girare a vuoto di parole e di gesti, che
nessuno coglie e a cui nessuno risponde. Di queste ricerche, sempre articolate in tutti i
settori dello spettacolo, sono manifestazione esemplare il radiodramma Cascando
(1964), l'originale televisivo Va e vieni (1966), il soggetto e la sceneggiatura
del brevissimo Film (1965), interpretato da Buster Keaton per la regia di Alan
Schneider, e pagine narrative come Immaginazione morte immaginate (1966). Per il
teatro, dopo Giorni felici, il precisarsi dei temi beckettiani ha prodotto un
drastico impoverimento degli elementi scenici e visivi: da Commedia(1963),
confessione di tre persone rinchiuse in altrettanti otri, illuminati solo per la durata
delle rispettive battute, il teatro di Beckett giunge ai pochi minuti di Non io
(1972), in cui dall'unico elemento visibile in scena due labbra escono i
brandelli di un allucinante ritratto umano. Fra le altre opere (come sempre pubblicate sia
in francese sia in inglese) di Beckett, insignito nel 1969 del premio Nobel per la
letteratura, ricordiamo Per finire ancora e altri fallimenti (1976), raccolta di
testi brevissimi; Compagnia (1980), dove una voce parla, nel silenzio, per un
ascoltatore; Un pezzo di monologo (1981); Improvviso dall'Ohio (1981); L'immagine
(1988); Soprassalti (1989).
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Data ultima modifica venerdì 23 marzo 2001 19.49.27